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Quanto costa la fideiussione bancaria e come risparmiare 

Quanto costa la fideiussione bancaria e come risparmiare 

La fideiussione bancaria è un contratto, con il quale un istituto bancario garantisce l’adempimento di un’obbligazione del debitore (o una prestazione del contraente), impegnandosi nel rifondere l’eventuale danno patrimoniale al creditore (o beneficiario). 

L’art. 1936 del Codice civile individua quindi ben 3 figure: il fideiussore (nel caso di fideiussione bancaria quindi l’istituto di credito), il debitore e il creditore

La fideiussione bancaria può essere richiesta sia da persone fisiche che giuridiche

Prima di stipulare un contratto di fideiussione bancaria, l’istituto di credito effettua una serie di analisi, valutando la capacità patrimoniale del debitore e la sua affidabilità

Una persona si informa sui costi della fideiussione bancaria allo sportello clienti.

Quanto costa una fideiussione bancaria 

L’istituto bancario diventa garante del debitore a fronte del sostenimento di alcuni costi, che solitamente si attestano intorno all’1% dell’importo totale richiesto da garantire, con un tasso d’interesse applicato che oscilla tra lo 0,75 % e il 3%. 

Tali valori possono però variare a seconda del patrimonio del richiedente, dell’importo richiesto e delle stesse policy stabilite dal fideiussore istituto di credito. 

Alcune banche, all’atto della concessione della fideiussione bancaria, chiedono inoltre il versamento di un deposito cauzionale, che in caso di mancato adempimento del debitore, potranno trattenere. 

Come si calcola l’importo 

Per calcolare l’importo da corrispondere, si considera quindi l’importo per cui viene richiesta la fideiussione bancaria e si calcola una percentuale che si aggira intorno all’1%

A questo va aggiunto un premio, calcolato su base trimestrale, con un tasso di interesse che oscilla tra lo 0,75% e il 3%.  

La documentazione richiesta 

La fideiussione bancaria può essere richiesta sia da persone fisiche che da persone giuridiche.  

Per le persone fisiche verranno richiesti, oltre ai contatti telefonici/pec, la carta d’identità e il codice fiscale, le ultime 2 buste paga e la dichiarazione dei redditi. 

Se il richiedente invece risulta essere una persona giuridica, saranno richiesti anche gli ultimi bilanci e la situazione contabile corrente, le visure camerali e il modello Unico. 

L’alternativa: la fideiussione assicurativa  

La fideiussione assicurativa rappresenta un’alternativa più vantaggiosa rispetto a quella bancaria

In questo caso il fideiussore diventa una Compagnia di assicurazioni, che concede la garanzia a fronte della stipula di polizza fideiussoria assicurativa

Una delle sue peculiarità è rappresentata dal fatto che non vengono congelate (ovvero bloccate) le somme garantite dalla fideiussione, restando quindi a disposizione del debitore.  

Inoltre, i tempi di attesa sono sicuramente minori, generalmente di 3-4 giorni, contro un’istruttoria di circa 2 mesi di un istituto di credito. 

Il calcolo del costo

Per calcolare il costo di una polizza fideiussoria assicurativa, ossia il premio assicurativo che il soggetto è chiamato a corrispondere, bisogna conoscere innanzitutto il livello di rischio della fideiussione, l’importo coperto dalla garanzia e la durata della polizza

Ogni Compagnia assicurativa definisce inoltre internamente il tasso d’interesse delle fideiussioni, che può variare, a partire anche da un tasso dell’0,6 %. 

I documenti richiesti

Prima di stipulare un contratto, l’ente assicurativo effettua delle analisi e valutazioni preventive circa la capacità patrimoniale del soggetto, la sua affidabilità e solvibilità. 

I documenti richiesti variano a seconda del richiedente. 

Nel caso di persona fisica, oltre ai dati identificativi e di contatto, saranno richiesti codice fiscale e carta d’identità, 2 buste paga precedenti, dichiarazione dei redditi. 

Nel caso di società, invece, sarà necessario dare prova della consistenza patrimoniale con la situazione contabile dell’azienda, lo stato patrimoniale e gli ultimi bilanci. 

Nel caso di polizza fideiussoria assicurativa il pagamento dell’obbligazione può avvenire in maniera rateale o in un’unica soluzione, metodologia in genere preferita da piccole e medie imprese.  

Le tipologie di fideiussione assicurativa

Bisogna ricordare infine che esistono diversi tipi di fideiussioni assicurative

La più richiesta è senz’altro la fideiussione per appalti pubblici, per quelle imprese che si trovano ad operare con la pubblica amministrazione e sono chiamate, secondo il Codice degli appalti, a presentare determinate garanzie fideiussorie e assicurative

Molto frequenti sono anche le polizze fideiussore assicurative per il rimborso I.V.A., che vengono richieste dall’Agenzia delle Entrate per il rimborso del credito maturato nei confronti dell’Erario.  

Per le persone fisiche, invece, solitamente vengono richieste fideiussioni assicurative personali oppure fideiussioni assicurative per visti turistici

Le polizze fideiussorie assicurative personali attengono a diverse esigenze maturate nel corso della vita di una persona fisica, come per esempio quelle relative lo studio o l’affitto. 

Le fideiussioni assicurative per visti turistici sono invece delle garanzie, richieste obbligatoriamente in Italia e nei paesi aderenti il Trattato di Schengen, alle persone che desiderano ottenere un visto. 

Questa polizza fideiussoria assicurativa serve a garantire che la persona ospitata in Italia possa provvedere economicamente alle sue esigenze, anche quando venissero meno le condizioni, supportata quindi un soggetto terzo garante (in questo caso la Compagnia assicurativa). 

La fideiussione assicurativa per visto turistico rilasciata dalla Compagnia assicurativa risulta essere più vantaggiosa, rapida ed economica, rispetto a quelle stipulate con gli istituti di credito. 

Le nuove soglie comunitarie appalti in vigore da gennaio 2022 

Le nuove soglie comunitarie appalti in vigore da gennaio 2022 

Le soglie comunitarie appalti sono delle classi di valore economico, che definiscono a livello europeo i limiti per ogni affidamento pubblico e variano a seconda del tipo di servizio, lavoro e fornitura richiesta. 

Quando si parla di appalti pubblici, si fa riferimento ad una particolare tipologia di contratto, differente dal classico contratto a titolo oneroso, dove il committente è un’Amministrazione (centrale o periferica) dello Stato, ai sensi dell’art. 3 comma 6 del D. Lgs. n. 163/2006 oltre che l’art. 1, comma 1, lettera a) della direttiva n. 2004/18/CE (abrogata dalla direttiva n. 2014/24 UE). 

Gli operatori economici che desiderano lavorare con la Pubblica Amministrazione possono partecipare a gare d’appalto, procedure negoziate senza bando o essere scelti attraverso affidamenti diretti. 

Ogni anno la Commissione europea definisce e pubblica poi successivamente in Gazzetta Ufficiale Europa, le nuove soglie comunitarie per appalti pubblici

Funzionario timbra un documento contenente la nuove soglie comunitarie appalti per il 2022.

Cosa sono le soglie comunitarie appalti? 

Le soglie comunitarie appalti possono essere definite come un criterio utilizzato dal legislatore per determinare quali siano i contratti effettivamente di rilevanza a livello europeo, in base alla loro tipologia e al loro importo netto totale. 

L’art. 35 del Codice dei Contratti Pubblici, le finisce proprio classi di valore che determinano, a seconda del tipo di lavoro oggetto dell’appalto, dei servizi e delle forniture richieste, un possibile interesse a livello comunitario. 

In un’ottica di ampliamento della concorrenza, gli operatori economici possono così partecipare anche a gare d’appalto a livello europeo. 

Appalti sopra e sotto soglia comunitaria: quale importo calcolare. 

Per capire se il valore stimato di un appalto pubblico relativo a lavori, servizi e forniture sia sotto o sopra soglia, questi viene calcolato basandosi sull’importo totale pagabile al netto dell’I.V.A.  

L’importo totale risulta comunque essere variabile, in quanto quello utilizzato per stimare i lavori è quantificato al momento dell’avvio del bando di gara

Nei casi in cui non venga indetta una gara d’appalto, l’importo totale viene determinato nel momento in cui la stazione appaltante inizierà la procedura di affidamento del contratto.  

Quali i regolamenti che disciplinano gli appalti soglie comunitarie 

Come previsto dall’art. 35, comma 3 del D. Lgs. n. 50/2016 (il Codice dei Contratti), le soglie comunitarie appalti devono essere periodicamente rideterminate sulla base dei provvedimenti della Commissione europea pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale Europea

Appalti soglie comunitarie settori ordinari: ecco i nuovi limiti 

I settori ordinari in materia di contratti pubblici si determinano per differenza dai settori speciali. Si vanno quindi a ricomprendere tutti gli appalti pubblici eccetto quelli attinenti: 

  • acqua; 
  • elettricità; 
  • gas ed energia termica; 
  • estrazione di gas e/o altri combustibili; 
  • servizi postali; 
  • servizi di traporto; 
  • aeroporti e porti. 

La Commissione europea ha rideterminato per i settori ordinari queste nuove soglie comunitarie appalti

  • € 5.382.000 per gli appalti pubblici inerenti lavori e concessioni; 
  • € 140.000 per gli affidamenti di forniture e servizi, per concorsi pubblici di progettazione all’interno di autorità governative centrali (definite poi specificatamente nella disposizione, per l’elenco esatto si rimanda alla G.U.C.E.  

L. n. 398 del 11 novembre 2021); 

  • € 215.000 per gli appalti pubblici di forniture e servizi, per concorsi pubblici di progettazione all’interno di autorità governative sub-centrali. 

Appalti di settori speciali: ecco le soglie comunitarie per il 2022 

I settori speciali sono identificati dal Codice dei Contratti in maniera precisa e attengono, come più sopra citato, alla fornitura dei servizi essenziali (acqua, gas, elettricità), alla produzione di energia (estrazione di gas e/o altri combustibili), ai servizi di trasporto (inclusi aereo e navale) e ai servizi postali

Per i settori speciali, dal 1 gennaio 2022, la Commissione europea ha rideterminato le seguenti soglie comunitarie appalti pubblici

  • € 5.382.000 per gli appalti pubblici su lavori; 
  • € 431.000 per affidamenti legati alle forniture, ai servizi e ai concorsi pubblici di progettazione. 
Furgone in viaggio per il settore speciale dei servizi  di trasporto.

Soglie comunitarie appalti Difesa e Sicurezza: nuovi limiti 2022 

La Commissione europea ha previsto delle specifiche soglie comunitarie anche per gli appalti legati alla Difesa e Sicurezza: 

  • € 5.382.000 per gli appalti legati a tutti i lavori in tema di Difesa e Sicurezza; 
  • 431.000 per gli appalti di forniture, di servizi e per tutti i concorsi pubblici di progettazione del settore. 

Concessioni: nuove soglie comunitarie appalti dal 2022 

La Commissione europea ha rideterminato anche le soglie comunitarie appalti per le concessioni, identificando il limite, dal 1 gennaio 2022 a 5.382.000

Cosa si intende per affidamento sotto soglia comunitaria? 

L’affidamento sotto soglia comunitaria riguarda tutti quegli appalti che, per l’importo a base di gara (relativo ai servizi, lavori e/o forniture) risultano inferiori rispetto alle soglie comunitarie determinate, dal settore e tipologia contrattuale. 

In questi casi l’art. 36 del Codice dei Contratti pubblici dispone che possano procedere per affidamento diretto, senza dover necessariamente indire gara. All’interno poi è prevista un’ulteriore distinzione in base al limite dei 40.000 €, al di sotto del quale è anche possibile procedere alla scelta dell’operatore economico, senza previa consultazione di più candidati. 

Il valore stimato, utile per determinare se l’appalto pubblico sia sotto soglia comunitaria, è sempre riferito all’importo totale da pagare, al netto dell’I.V.A., quantificato al momento della formulazione della richiesta dalla stazione appaltante. 

Affidamento sotto soglia comunitaria: le modifiche introdotte dal Decreto Semplificazione Bis 

Durante l’emergenza Covid 19, per gestire il difficoltoso quadro economico, strettamente connesso alla pandemia, lo Stato italiano ha cercato di rendere più semplici le procedure di assegnazione dei lavori pubblici, in modo da non dover sempre obbligare le stazioni appaltanti (per la maggior parte in smart working) a indire e gestire gare d’appalto per ogni affidamento. 

Il 16 luglio 2020 è stato quindi approvato il primo Decreto Semplificazioni, con disposizioni meramente transitorie, che miravano ad accelerare gli investimenti pubblici, abbassando anche le soglie comunitarie appalti

Nel 2021, con il Decreto Semplificazione Bis, convertito con Legge n. 108/2021, le temporanee modifiche sono state prorogate, fino al 30 giugno 2023

Nell’art. 1 comma 2, si legge infatti come sia possibile procedere all’affidamento diretto “puro” nel caso di lavori pubblici, servizi e forniture di importi inferiori a € 150.000.  

In tale previsione, rientrano anche l’attività di progettazione, i servizi e/o forniture di architettura e ingegneria, inferiori a € 139.000

Per importi invece sopra le soglie comunitarie citate, è prevista una procedura negoziata senza bando, con una scelta tra più operatori economici, che variano da 5 a 10, a seconda dell’importo totale netto dell’appalto, che può raggiungere anche cifre pari o superiori al milione di euro. 

Nella scelta dei professionisti/aziende con cui collaborare, le stazioni appaltanti potranno consultare gli appositi elenchi (costituiti tramite avviso pubblico) o attraverso indagini di mercato, rispettando sempre il principio di rotazione degli inviti

Un addetto gare mostra un biglietto con la scritta "tender".

Appalti pubblici sopra soglia comunitaria: come procedere se si eccedono i nuovi limiti 

Può capitare che l’importo totale di un affidamento esuli dal limite predeterminato dalle rispettive soglie comunitarie di riferimento. 

L’Autorità Anticorruzione si è espressa con la Delibera ANAC n. 24.11.2021 indicando che in quasi casi va adottato lo schema disciplinare della Procedura aperta telematica per l’affidamento di forniture e servizi, applicando il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ossia scegliendo il miglior rapporto qualità/prezzo. 

Il caso dell’affidamento diretto di lavori pubblici per urgenza 

L’art. 263 del Codice degli Appalti disciplina l’eccezione dei lavori pubblici in caso di somma urgenza e protezione civile, che hanno dei limiti e criteri differenti, a seconda dell’imprevisto. 

In questi casi il Responsabile dell’Amministrazione, unitamente al tecnico competente dell’ente stesso, provvede a redigere un verbale circa le circostanze verificatesi, indicando le motivazioni a sostegno dell’urgenza dei lavori pubblici richiesti

Il limite entro il quale può disporre con affidamento diretto dei lavori pubblici urgenti è fino a € 200.000 per porre rimedio allo stato di pregiudizio alla pubblica e privata incolumità. 

L’eccezione copre anche il caso in cui vi sia una ragionevole previsione (ai sensi dell’art. 3 della Legge n. 225 del 24 febbraio 1992) dell’imminenti verificarsi di simili eventi. 

L’affidamento diretto per appalti pubblici in urgenza non risulta modificato dalla Legge n. 108/2021, che ha convertito il Decreto Semplificazioni Bis. 

Decreto Semplificazioni: cosa cambia in materia di fideiussione obbligatoria? 

L’art. 103 del Codice dei Contratti dispone per l’appaltatore l’obbligo di costituire una garanzia definitiva, sotto forma di cauzione o fideiussione, pari al 10% dell’importo contrattuale per l’affidamento di lavori pubblici, servizi e forniture. 

Tale disposizione, non è stata modificata nel Decreto Semplificazioni, ma, secondo le ultime modalità di affidamento previste dal Decreto Legge n. 76/20, si ritiene che sia comunque facoltà dell’amministrazione pubblica non richiederla in caso di affidamento diretto di lavori pubblici inferiori a € 150.000, servizi e forniture compresi o inferiori a € 139.000 per i servizi specifici relativi all’ingegneria e alle attività di architettura. 

Polizza All Risk: cos’è, a cosa serve e cosa copre

Polizza All Risk: cos’è, a cosa serve e cosa copre

La Polizza All Risk è un’assicurazione completa che tutela te stesso, i tuoi beni e la tua attività contro tutti i danni che puoi subire, eccetto quelli espressamente esclusi da contratto. 

Se desideri gestire serenamente i tuoi affari, tutelare le tue proprietà e la tua persona, hai bisogno di una polizza assicurativa che copra ogni singolo rischio tu possa affrontare nel quotidiano. 

Dadi compongono la parola "risk" (rischio). Rinviano alla Polizza All Risks.

In cosa differisce la Polizza All risk dalla classica polizza rischi nominati? 

La Polizza All Risk è un’assicurazione completa che ti tutela in una pluralità di casistiche, non citate contrattualmente. 

Differisce dalla classica assicurazione con rischi nominati, perché all’interno della tua polizza saranno indicati unicamente gli eventi e sinistri non indennizzabili, ad esempio quelli cagionati da eventi eccezionali. 

La Polizza All Risk prevede quindi un’inversione dell’onere della prova: l’assicuratore in questo caso dovrà dimostrare che il sinistro o l’evento rilevato non sia all’interno del contratto, tra quelli contrattualmente esclusi. 

Polizza All Risk: da quali rischi tutela? 

Diversi sono i rischi ai quali può andare incontro un’azienda nel corso della sua attività. Pensiamo ad esempio ai danni che un’impresa edile può subire in seguito ad un principio d’incendio accorso durante l’installazione di un impianto fotovoltaico. 

Altri rischi possono riguardare gli incidenti sul lavoro o le richieste di risarcimento danni da parte di dipendenti, clienti e fornitori. 

All Risk è una tipologia di Polizza nata proprio a tutela delle diverse realtà, perché questi imprevisti possono mettere a dura prova la stessa struttura finanziaria di un’azienda o la liquidità di un privato. 

Quali sono i vantaggi di una Polizza All Risk? 

Sottoscrivendo una formula assicurativa All Risk puoi gestire con maggiore tranquillità anche attività più complesse, certo di una tutela da rischi e imprevisti, che altrimenti minerebbero la tua continuità produttiva. 

La Polizza All Risk copre i danni diretti e indiretti, senza poter generare alcuna confusione: le eccezioni, sono espressamente previste in contratto. 

È una formula assicurativa utile per chi desidera essere tutelato globalmente, senza la necessità di scegliere ogni volta per quale tipo di rischio o evento eventualmente indennizzabile

Polizza All Risk: quali sono le tipologie di assicurazione più diffuse? 

Diverse sono le polizze All Risk presenti sul mercato, proprio perché grazie al concetto di multi risk, è possibile tutelare ad ampio spettro diverse realtà. 

La prima da citare è sicuramente All Risk Aziende, che copre i danni cagionati a cose o persone presenti all’interno dell’azienda che ha sottoscritto l’assicurazione o che offrono comunque prestazioni ad essa. 

La maggior parte dei rischi viene quindi coperta da questo tipo di polizza assicurativa, eccetto gli eventi eccezionali e alcune tipologie di sinistro avvenute per dolo o colpa. 

Entrando nello specifico del settore edilizio, troviamo poi la polizza All Risk per i cantieri, meglio conosciuta come polizza CAR o Contractors All Risk

Questa polizza assicurativa tutela il cantiere nella sua interezza: dalla sua apertura fino alla sua conclusione e riguarda anche i subappaltatori. 

Copre inoltre i danni derivanti da responsabilità civile nei confronti di terzi e può essere sottoscritta sia nel settore dell’edilizia privata che pubblica. 

La polizza CAR è inoltre obbligatoria a seguito di aggiudicazione di una gara d’appalto, non appena viene aperto un cantiere. 

Esistono poi altre tipologie All Risk, come quelle legate ai professionisti iscritti all’albo (notai, avvocati, commercialisti, ingegneri, architetti, etc.), quelle legate all’annullamento di un viaggio o sulla casa. 

Persone ben vestite parlano di alcuni documenti.

Polizza All Risk: quali sono gli eventi e sinistri non coperti? 

Come abbiamo anticipato, la Polizza All Risk ti protegge da una serie di eventi e sinistri, che contrariamente alla polizza assicurativa con rischi nominativi, non devono essere citati nel contratto. 

I sinistri e gli eventi non coperti, sono invece predeterminati e riguardano ad esempio i rischi derivanti da guerre e catastrofi naturali, i sinistri cagionati da dolo/colpa del contraente e i danni prevedibili a seguito di un’usura o cattiva manutenzione. 

Proprio per questo motivo risulta fondamentale, al momento della stipula della Polizza All Risk, indicare la categoria professionale di appartenenza, determinando così con precisione i rischi specifici per ogni settore. 

Polizza All Risk: come ottenerla? 

Per ottenere la Polizza All Risk, puoi rivolgerti alle Compagnie di assicurazione che le forniscono.

Per le Polizze All Risk legate ai cantieri, le Polizze CAR (Contractor’s All Risks) sia per appalti privati sia per appalti pubblici (CAR Merloni) puoi procedere direttamente online e registrarti sul nostro Portale: ti basta inserire email e Partita IVA e i dati necessari a creare un’Area riservata per la tua azienda.

Se necessario, i nostri consulenti ti chiederanno, oltre ai dati fiscali, anche la visura camera, eventuali bilanci e modello unico degli amministratori. 

Una volta terminata la procedura di registrazione, potrai accedere, richiedere e acquistare la Polizza CAR direttamente online. 

Come risparmiare sulla Polizza All Risk? 

Per risparmiare sulla Polizza All Risk ti consigliamo di rivolgerti ad uno dei nostri Consulenti, che ti aiuterà a scegliere la Polizza migliore per te.  

Potrai così spiegare nel dettaglio da quali specifici rischi desideri tutelarti e capire come procedere. 

Per farlo, richiedi un preventivo o contattaci tramite chat, telefono o email.

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