Azione di Regresso

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Con azione di regresso si va a definire l’atto mediante il quale un soggetto creditore avvia un procedimento atto ad ottenere, da parte di un soggetto debitore, l’adempimento di una spettanza economica precedentemente stabilita.

Cercando la definizione di azione di regresso, troviamo una moltitudine di voci, le quali implicano in maniera decisamente corale un procedimento volto ad ottenere il riconoscimento legale di un diritto.

Per approfondire il significato di azione di regresso, andiamo a considerare il caso in cui sia stato stipulato un contratto di carattere fideiussorio.

In seguito ad una inadempienza, si è verificata la possibilità che il creditore possa richiedere l’azione di regresso nei confronti di uno dei giranti.

Per girante si intende un soggetto che gira ad altri una cambiale, un titolo o un contratto per la stipula di una fideiussione.

È ovvio che il creditore si esponga nei confronti del soggetto con maggior solvibilità, ossia con una maggior possibilità di pagare il suo debito. Sarà poi costui a girare la “cambiale” verso i giranti minori.

Non è raro attivare un’azione di regresso in caso di cambiali non pagate, ma anche nel caso in cui ci sia stata la stipula di cauzioni o fideiussioni.

Qualora si avvii un’azione di regresso, i soggetti debitori saranno investiti di ulteriori responsabilità economiche, quali gli interessi al tasso legale, le spese per il protesto incontrate dal soggetto debitore e ovviamente l’ammontare del titolo insoluto.

Le vie possibili per perseguire un’azione di regresso sono:

Parlando di tempistiche, la legge prevede che l’azione di regresso vada attivata entro un anno dalla data di inizio del protesto.

Qualora passi un tempo superiore, l’atto cade in prescrizione.

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