Le nuove soglie comunitarie appalti in vigore da gennaio 2022 

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Le nuove soglie comunitarie appalti in vigore da gennaio 2022 

Le soglie comunitarie appalti sono delle classi di valore economico, che definiscono a livello europeo i limiti per ogni affidamento pubblico e variano a seconda del tipo di servizio, lavoro e fornitura richiesta. 

Quando si parla di appalti pubblici, si fa riferimento ad una particolare tipologia di contratto, differente dal classico contratto a titolo oneroso, dove il committente è un’Amministrazione (centrale o periferica) dello Stato, ai sensi dell’art. 3 comma 6 del D. Lgs. n. 163/2006 oltre che l’art. 1, comma 1, lettera a) della direttiva n. 2004/18/CE (abrogata dalla direttiva n. 2014/24 UE). 

Gli operatori economici che desiderano lavorare con la Pubblica Amministrazione possono partecipare a gare d’appalto, procedure negoziate senza bando o essere scelti attraverso affidamenti diretti. 

Ogni anno la Commissione europea definisce e pubblica poi successivamente in Gazzetta Ufficiale Europa, le nuove soglie comunitarie per appalti pubblici

Funzionario timbra un documento contenente la nuove soglie comunitarie appalti per il 2022.

Sommario contenuti

Cosa sono le soglie comunitarie appalti? 

Le soglie comunitarie appalti possono essere definite come un criterio utilizzato dal legislatore per determinare quali siano i contratti effettivamente di rilevanza a livello europeo, in base alla loro tipologia e al loro importo netto totale. 

L’art. 35 del Codice dei Contratti Pubblici, le finisce proprio classi di valore che determinano, a seconda del tipo di lavoro oggetto dell’appalto, dei servizi e delle forniture richieste, un possibile interesse a livello comunitario. 

In un’ottica di ampliamento della concorrenza, gli operatori economici possono così partecipare anche a gare d’appalto a livello europeo. 

Appalti sopra e sotto soglia comunitaria: quale importo calcolare. 

Per capire se il valore stimato di un appalto pubblico relativo a lavori, servizi e forniture sia sotto o sopra soglia, questi viene calcolato basandosi sull’importo totale pagabile al netto dell’I.V.A.  

L’importo totale risulta comunque essere variabile, in quanto quello utilizzato per stimare i lavori è quantificato al momento dell’avvio del bando di gara

Nei casi in cui non venga indetta una gara d’appalto, l’importo totale viene determinato nel momento in cui la stazione appaltante inizierà la procedura di affidamento del contratto.  

Quali i regolamenti che disciplinano gli appalti soglie comunitarie 

Come previsto dall’art. 35, comma 3 del D. Lgs. n. 50/2016 (il Codice dei Contratti), le soglie comunitarie appalti devono essere periodicamente rideterminate sulla base dei provvedimenti della Commissione europea pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale Europea

Appalti soglie comunitarie settori ordinari: ecco i nuovi limiti 

I settori ordinari in materia di contratti pubblici si determinano per differenza dai settori speciali. Si vanno quindi a ricomprendere tutti gli appalti pubblici eccetto quelli attinenti: 

La Commissione europea ha rideterminato per i settori ordinari queste nuove soglie comunitarie appalti

L. n. 398 del 11 novembre 2021); 

Appalti di settori speciali: ecco le soglie comunitarie per il 2022 

I settori speciali sono identificati dal Codice dei Contratti in maniera precisa e attengono, come più sopra citato, alla fornitura dei servizi essenziali (acqua, gas, elettricità), alla produzione di energia (estrazione di gas e/o altri combustibili), ai servizi di trasporto (inclusi aereo e navale) e ai servizi postali

Per i settori speciali, dal 1 gennaio 2022, la Commissione europea ha rideterminato le seguenti soglie comunitarie appalti pubblici

Furgone in viaggio per il settore speciale dei servizi  di trasporto.

Soglie comunitarie appalti Difesa e Sicurezza: nuovi limiti 2022 

La Commissione europea ha previsto delle specifiche soglie comunitarie anche per gli appalti legati alla Difesa e Sicurezza: 

Concessioni: nuove soglie comunitarie appalti dal 2022 

La Commissione europea ha rideterminato anche le soglie comunitarie appalti per le concessioni, identificando il limite, dal 1 gennaio 2022 a 5.382.000

Cosa si intende per affidamento sotto soglia comunitaria? 

L’affidamento sotto soglia comunitaria riguarda tutti quegli appalti che, per l’importo a base di gara (relativo ai servizi, lavori e/o forniture) risultano inferiori rispetto alle soglie comunitarie determinate, dal settore e tipologia contrattuale. 

In questi casi l’art. 36 del Codice dei Contratti pubblici dispone che possano procedere per affidamento diretto, senza dover necessariamente indire gara. All’interno poi è prevista un’ulteriore distinzione in base al limite dei 40.000 €, al di sotto del quale è anche possibile procedere alla scelta dell’operatore economico, senza previa consultazione di più candidati. 

Il valore stimato, utile per determinare se l’appalto pubblico sia sotto soglia comunitaria, è sempre riferito all’importo totale da pagare, al netto dell’I.V.A., quantificato al momento della formulazione della richiesta dalla stazione appaltante. 

Affidamento sotto soglia comunitaria: le modifiche introdotte dal Decreto Semplificazione Bis 

Durante l’emergenza Covid 19, per gestire il difficoltoso quadro economico, strettamente connesso alla pandemia, lo Stato italiano ha cercato di rendere più semplici le procedure di assegnazione dei lavori pubblici, in modo da non dover sempre obbligare le stazioni appaltanti (per la maggior parte in smart working) a indire e gestire gare d’appalto per ogni affidamento. 

Il 16 luglio 2020 è stato quindi approvato il primo Decreto Semplificazioni, con disposizioni meramente transitorie, che miravano ad accelerare gli investimenti pubblici, abbassando anche le soglie comunitarie appalti

Nel 2021, con il Decreto Semplificazione Bis, convertito con Legge n. 108/2021, le temporanee modifiche sono state prorogate, fino al 30 giugno 2023

Nell’art. 1 comma 2, si legge infatti come sia possibile procedere all’affidamento diretto “puro” nel caso di lavori pubblici, servizi e forniture di importi inferiori a € 150.000.  

In tale previsione, rientrano anche l’attività di progettazione, i servizi e/o forniture di architettura e ingegneria, inferiori a € 139.000

Per importi invece sopra le soglie comunitarie citate, è prevista una procedura negoziata senza bando, con una scelta tra più operatori economici, che variano da 5 a 10, a seconda dell’importo totale netto dell’appalto, che può raggiungere anche cifre pari o superiori al milione di euro. 

Nella scelta dei professionisti/aziende con cui collaborare, le stazioni appaltanti potranno consultare gli appositi elenchi (costituiti tramite avviso pubblico) o attraverso indagini di mercato, rispettando sempre il principio di rotazione degli inviti

Un addetto gare mostra un biglietto con la scritta "tender".

Appalti pubblici sopra soglia comunitaria: come procedere se si eccedono i nuovi limiti 

Può capitare che l’importo totale di un affidamento esuli dal limite predeterminato dalle rispettive soglie comunitarie di riferimento. 

L’Autorità Anticorruzione si è espressa con la Delibera ANAC n. 24.11.2021 indicando che in quasi casi va adottato lo schema disciplinare della Procedura aperta telematica per l’affidamento di forniture e servizi, applicando il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ossia scegliendo il miglior rapporto qualità/prezzo. 

Il caso dell’affidamento diretto di lavori pubblici per urgenza 

L’art. 263 del Codice degli Appalti disciplina l’eccezione dei lavori pubblici in caso di somma urgenza e protezione civile, che hanno dei limiti e criteri differenti, a seconda dell’imprevisto. 

In questi casi il Responsabile dell’Amministrazione, unitamente al tecnico competente dell’ente stesso, provvede a redigere un verbale circa le circostanze verificatesi, indicando le motivazioni a sostegno dell’urgenza dei lavori pubblici richiesti

Il limite entro il quale può disporre con affidamento diretto dei lavori pubblici urgenti è fino a € 200.000 per porre rimedio allo stato di pregiudizio alla pubblica e privata incolumità. 

L’eccezione copre anche il caso in cui vi sia una ragionevole previsione (ai sensi dell’art. 3 della Legge n. 225 del 24 febbraio 1992) dell’imminenti verificarsi di simili eventi. 

L’affidamento diretto per appalti pubblici in urgenza non risulta modificato dalla Legge n. 108/2021, che ha convertito il Decreto Semplificazioni Bis. 

Decreto Semplificazioni: cosa cambia in materia di fideiussione obbligatoria? 

L’art. 103 del Codice dei Contratti dispone per l’appaltatore l’obbligo di costituire una garanzia definitiva, sotto forma di cauzione o fideiussione, pari al 10% dell’importo contrattuale per l’affidamento di lavori pubblici, servizi e forniture. 

Tale disposizione, non è stata modificata nel Decreto Semplificazioni, ma, secondo le ultime modalità di affidamento previste dal Decreto Legge n. 76/20, si ritiene che sia comunque facoltà dell’amministrazione pubblica non richiederla in caso di affidamento diretto di lavori pubblici inferiori a € 150.000, servizi e forniture compresi o inferiori a € 139.000 per i servizi specifici relativi all’ingegneria e alle attività di architettura. 

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